Tavares, strategie elettrico. Di Maulo (Fismic Confsal): “Confidiamo nella conferma delle nuove vetture elettriche a Melfi e chiediamo che sia l’Italia ad ospitare il terzo stabilimento europeo produttore di batterie”.

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Tavares, strategie elettrico. Di Maulo (Fismic Confsal): “Confidiamo nella conferma delle nuove vetture elettriche a Melfi e chiediamo che sia l’Italia ad ospitare il terzo stabilimento europeo produttore di batterie”.
6 Luglio 2021

Roma, 06 luglio. In questi giorni l’ad Stellantis Carlos Tavares illustrerà la strategia di elettrificazione dell’azienda.

“Al di là di una generale preoccupazione che condividiamo circa l’eccessiva accelerazione delle istituzioni europee in direzione della transizione ecologica, per quanto riguarda il nostro Paese chiediamo che venga confermato l’impegno assunto in sede ministeriale di produrre a Melfi quattro nuove vetture a trazione totalmente elettrica. Inoltre, chiediamo che sia scelta definitivamente l’Italia per ospitare il terzo stabilimento europeo di produzione di batterie al litio e che venga scelto il sito di Mirafiori per insediarlo, in tempi brevi” – dichiara il vicesegretario nazionale Confsal Roberto Di Maulo.

Al ministro Giorgetti e al viceministro Pichetto nell’ambito degli incontri sul settore automotive la Fismic Confsal ha inviato una nota tecnica con delle richieste specifiche. “In particolare abbiamo considerato che i 300 milioni di incentivi sul mercato varati dal governo sono un fatto positivo, ma assolutamente insufficienti. Così come la dotazione di risorse prevista dal pnrr per la transizione all’elettrico” spiega Di Maulo.

“Infatti – prosegue – si renderà necessario realizzare nel breve termine di 2-5 anni una riconversione di gran parte dell’apparato di distribuzione di carburante sul territorio nazionale. I costi di questa conversione non possono essere ricadere sui soli gestori, come rivendicato dal sindacato Angac Confsal”.

“Infine, condividiamo quanto affermato dal ministro Cingolani in materia di produzione di energia elettrica, nel nostro Paese al momento all’80% derivante da idrocarburi. Paradossalmente sarebbe inutile, dal punto vista dell’impatto ambientale, acquistare un’auto elettrica a zero emissioni se questa deve essere alimentata a energia elettrica prodotta da idrocarburi. A nostro avviso si rende necessario dall’intera compagine governativa una visione più coraggiosa e strategica per varare un piano di sostituzione delle centrali termoelettriche con la produzione di energia pulita e rinnovabile” conclude.