BLUTEC: ROSELLI (Fismic Confsal), PIANO DI REINDUSTRIALIZZAZIONE. INNOVAZIONE CHE ALLUNGA I TEMPI, MA CREA PROSPETTIVE

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Roma, 20 febbraio. Ieri a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’azienda ha presentato alle OO.SS. lo stato di avanzamento delle attività per la reindustrializzazione del sito ex Fiat di Termini Imerese, oggi Blutec.

Al momento sono stati consuntivati €37,5mil per riqualificazione e innovazione tecnologica. Le principali iniziative in campo riguardano l’innovazione sull’elettrico, accordi importanti con clienti quali FCA, per la produzione del Doblò elettrico e, successive evoluzioni con nuovi veicoli commerciali nonché il motoveicolo a tre ruote di Poste Italiane.

Per la realizzazione delle fasi prototipali, Doblò e motoveicolo, sono previsti nuovi inserimenti di lavoratori: 20 risorse nel mese di giugno e altri 100 nell’ultimo trimestre 2018 che si aggiungono agli attuali 130 presenti al 30 gennaio 2018 per arrivare così, entro fine anno, ad un totale di 250 inserimenti. Numeri ben lontani per garantire ad oggi tutti gli attuali 697 dipendenti di Blutec.

Il segretario nazionale Fismic Confsal Marco Roselli: “Innovazione che allunga i tempi, ma crea prospettive. Lo slittamento di un anno dichiarato da Blutec per la realizzazione del Piano Industriale ed il raggiungimento della piena occupazione nel 2019, necessitano di particolare attenzione. Le motivazioni sono tutte di carattere industriale, in relazione alla tipologia innovativa degli interventi tecnici da realizzare e alle relative omologazioni necessarie”.

Blutec rappresenta, non solo per il territorio siciliano, ma per il Paese, un investimento strategico che guarda al futuro e all’implementazione delle motorizzazioni elettriche e alle nuove piattaforme che si stanno sviluppando anche con FCA.

“La Fismic Confsal ha segnalato al Governo e all’azienda la criticità, per i lavoratori, del termine della cassa integrazione a fine 2018. A fine marzo è in programma un ulteriore incontro al Ministero per monitorare le attività, verificare investimenti, garanzie e, soprattutto, capire in tempi utili anche con il Ministero del Lavoro le soluzioni riguardo gli ammortizzatori sociali in scadenza a fine 2018” conclude Roselli.

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