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Magirus di Brescia, assemblea dei lavoratori

Brescia, 14 marzo. Si è svolta in mattinata l’Assemblea dei lavoratori all’interno della Magirus di Brescia, il giorno dopo la comunicazione sopraggiunta da parte di Iveco di cedere la società, che produce mezzi speciali antincendio, al fondo di investimento tedesco Mutares.

Il sito bresciano occupa circa 200 lavoratori, i quali hanno partecipato quasi nella totalità all’assemblea per capire il loro futuro occupazionale, a seguito di questa cessione che diverrà operativa e definitiva da gennaio 2025.

La cessione da parte di Iveco sopraggiunge dopo la comunicazione di intenzionalità espressa alle OO.SS. lo scorso luglio, dove l’Azienda ha spiegato di voler intraprendere questa strada a seguito di una perdita di esercizio reiterata negli ultimi 10 anni.

“Il clima che aleggia tra i lavoratori è giustamente di forte preoccupazione – dichiara Oreste Guercia, segretario territoriale Fismic Confsal di Brescia -, poiché oltre alla comunicazione data da Iveco ieri in serata non possediamo ancora specifiche in merito. I lavoratori Magirus chiedono se vi sarà un’armonizzazione contrattuale con il passaggio da CCSL a CCNL, se vi sarà garanzia occupazionale per i somministrati, e soprattutto se la produzione rimarrà realmente a Brescia. Ricordiamo che il fondo di private equity ha sede in Germania, e questo allerta l’organico in forza nel sito bresciano e anche noi, poiché non vi sono ancora garanzie che non avverrà una delocalizzazione della produzione. Come Fismic Confsal riteniamo comprensibile l’incertezza che ora serpeggia negli animi dei lavoratori, ma dal canto nostro lotteremo per ottenere delle risposte concrete al più presto e per garantire un futuro salariale e occupazionale per tutti i 200 lavoratori coinvolti, e una tranquillità per le loro famiglie. La stabilità del Fondo, che è medio-grande, può farci ben sperare, ma serve urgentemente un tavolo dedicato al MIMIT con presenti tutte le parti coinvolte.”