Fca, intesa promettente – L’alleanza con Psa migliorerà i marchi

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Il commento della Fismic Confsal ai piani della casa automobilistica

L’alleanza con Psa non potrà che migliorare il posizionamento dei marchi Fca nel mercato globale. Ed è proprio lo stabilimento Fca di Melfi, uno dei punti centrali del sistema industriale del gruppo in Italia, il luogo dove ha fatto visita il premier Conte.

Il gruppo Fca-Cnhi (Fca divenuta nel tempo più dedicata all’automobile dopo lo spin off Ferrari e Cnhi dopo il recente spin off Marelli, ma sempre maggiormente integrata con la sua parte nordamericana) con i suoi oltre 60mila dipendenti diretti (e almeno tre volte in più quelli dell’indotto) rappresenta per il nostro Paese e per l’Europa, un settore importantissimo che contribuisce in modo decisivo alla produzione del Pil nazionale e, soprattutto, alla bilancia dei pagamenti con l’estero, considerato che gran parte della sua produzione già oggi viene esportata oltre Oceano. Questo dato sarà ancora più forte nel prossimo futuro.

Importante la visita del premier Conte allo stabilimento Fca di Melfi a cui ha partecipato una delegazione dell’organizzazione sindacale Fismic Confsal, con il suo rappresentante dell’esecutivo Pasquale Di Tolve che dichiara: “abbiamo rappresentato al presidente Conte e a Pietro Gorlier la nostra soddisfazione per la conferma degli investimenti previsti nello stabilimento di Melfi che rafforzano il ruolo di principale produttore del marchio Jeep fuori dagli Usa. In particolare abbiamo sottolineato come la partenza delle motorizzazioni ibride ed elettriche per il 2020 e il lancio della Compass che verrà prodotta in Italia, rappresentino la migliore garanzia di sviluppo occupazionale per il nostro stabilimento, che è uno dei più grandi del Mezzogiorno. Questo conferma che quando c’è serietà e impegno è possibile produrre qualità nel Sud del paese e dare occupazione buona a migliaia di giovani. In questo quadro siamo certi che l’alleanza con Psa non potrà che migliorare il posizionamento dei marchi Fca nel mercato globale. Sono rimasto piacevolmente colpito anche dal fatto che il presidente Conte si sia intrattenuto a lungo a colloquio con i lavoratori e che sia voluto restare a pranzo mensa insieme a noi”.

Anche il responsabile dell’area Emea di Fca Pietro Gorlier ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni in merito al futuro dell’azienda e all‘avvio del “Piano Italia”, il piano industriale presentato lo scorso anno e relativo agli investimenti riservati agli stabilimenti italiani di Fca. Gorlier ha confermato come il piano industriale e buona parte degli investimenti siano già partiti: “A oggi, e lo dico a voce alta, a dispetto delle critiche o delle ‘fake news’ che ogni tanto incomprensibilmente circolano, il piano industriale lo abbiamo puntualmente confermato nei fatti, senza ritardi, con circa il 90% degli investimenti anche avviati”.

Conte ha poi anche detto che ovviamente “il governo non deve rimanere indifferente”, affermando inoltre che le stesse idee valgono anche per l’indotto che necessita di prospettive in termini di stabilità e crescita. Conte ha infatti dichiarato che l’unica possibilità per raggiungere il massimo in termini di occupazione è legata al fatto di “sapere innovare costantemente in modo da reggere la sfida della competitività”.

Secondo il presidente Conte il futuro dell’auto dovrebbe andare maggiormente verso l’idrogeno. Oggi infatti questa tecnologia non è molto presente, ma nel prossimo futuro potrebbe essere migliorata. Il presidente del Consiglio ha quindi detto che ne ha poi parlato anche durante l’Assemblea Pubblica di Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica). Sul fatto che anche Fca stia virando verso l’elettrico, Conte ha detto che “questa è la strada del futuro”.

Durante la visita, il presidente del Consiglio ha puntualizzato insieme a John Elkann che l’accordo Fca-Psa deve essere in grado di fare crescere l’occupazione nel nostro Paese. Sul dossier di fusione Fca-Psa, Conte ha detto di averne parlato con John Elkann “ci siamo sentiti per telefono e parlati di persona”. Ma come anticipato, le sue attenzioni sono rivolte soprattutto ai lavoratori. “Mi sono raccomandato che questo progetto, che sicuramente vuole rafforzare l’azienda permettendogli di guardare al futuro con più forza guardando a possibilità di investimento più interessanti, non comprometta in nessun modo stabilimenti e occupazione in Italia. Lo stesso vale per l’indotto”. Conte ha quindi concluso indicando che nella legge di bilancio sono presenti “misure concrete per il rilancio del settore automotive” aggiungendo quindi che “dobbiamo impegnarci per proteggere il lavoro, i diritti dei lavoratori, i livelli del salario e la sicurezza. I nuovi modelli produttivi non devono arrecare danno ai lavoratori che sono i veri protagonisti del ciclo economico”.

Pur con qualche modifica in corso d’opera, il piano industriale di Fca per l’Italia è partito e, come già preannunciato in varie occasioni negli ultimi mesi, i primi frutti inizieranno ad arrivare nel 2020 quando, probabilmente già nel corso del primo trimestre, inizierà il programma di elettrificazione della gamma. Il gruppo prevede di lanciare diversi nuovi modelli prodotti in Italia e di avviare un ambizioso programma di elettrificazione che coinvolgerà tutti i brand. Il tutto in attesa che la fusione con Psa arrivi alla sua conclusione definitiva permettendo così di iniziare a programmare.

Nelle scorse settimane, infatti, Fca ha confermato l’arrivo della Maserati Ghibli plug-in hybrid, che sarà seguita dalle versioni elettrificate di Levante e Quattroporte, e delle nuove versioni mild hybrid delle city car Panda, 500 e Lancia Ypsilon. Questi progetti potrebbero debuttare già nel primo trimestre del 2020.

Ricordiamo, inoltre, che sempre nel primo trimestre del 2020 è atteso il lancio del Model Year 2020 di Giulia e Stelvio. Le nuove versioni dei modelli Alfa Romeo sono state presentate nei giorni scorsi e, pur non presentando sostanziali novità estetiche e tecniche vanno ad introdurre importanti cambiamenti all’abitacolo interno, al livello tecnologico e all’infotainment dei due modelli.

Per la prima parte del 2020 è atteso anche il debutto in concessionaria delle versioni plug-in hybrid delle Jeep Compass e Jeep Renegade (ricordiamo che la Compass sarà prodotta nello stabilimento di Melfi andando ad incrementare, in misura significativa, i livelli produttivi del sito lucano, in difficoltà dopo la fine della produzione della Punto). Nel corso del mese di maggio è atteso il debutto della nuova sportiva Maserati, già confermata ufficialmente dal Tridente. Il nuovo modello verrà realizzato nello stabilimento di Modena e potrà contare su di un inedito motore V6 sviluppato da Maserati e pronto anche per una futura elettrificazione. Il lancio del progetto avverrà nella seconda metà del 2020.

Appuntamento fissato per il prossimo mese di luglio per il debutto commerciale della nuova Fiat 500 Elettrica, l’attesissima variante a zero emissioni della 500 che sarà prodotta, a partire da una nuova piattaforma, nello stabilimento di Mirafiori. Il debutto in pubblico della 500 Elettrica potrebbe avvenire al Salone di Ginevra 2020.  In futuro, dalla base della 500 Elettrica, verranno prodotti altri modelli a zero emissioni come la possibile versione di serie della Centoventi Concept.

Nonostante i tanti progetti sull’elettrico, Fca non abbandonerà il diesel (almeno per ora). Il gruppo ha confermato un nuovo investimento per il sito di Pratola Serra con un aggiornamento per gli attuali motori diesel disponibili per i modelli Fca oggi (che resteranno sul mercato ancora per diversi anni) e con l’avvio dei nuovi motori per il Fiat Ducato.

Nel corso della seconda metà del 2020 dovrebbe avviarsi, nello stabilimento di Pomigliano d’Arco, la produzione dell’Alfa Romeo Tonale, il nuovo C-Suv della casa italiana il cui debutto è, attualmente, programmato per l’inizio del 2021. Il Tonale prenderà il posto della Giulietta ed avrà il compito di rilanciare il marchio italiano, in particolare in Europa. Sempre nel 2021 sono attesi diverse novità previste dal nuovo piano industriale di Maserati con il lancio della versione cabrio della nuova sportiva prodotta a Modena, della nuova generazione della GranTurismo (una supercar elettrica prodotta a Mirafiori) e dell’inedito Maserati D-SUV che sarà prodotto a Cassino sulla base dell’Alfa Romeo Stelvio.

Per il 2021 è atteso il restyling di metà carriera di Giulia e Stelvio che, a differenza del Model Year 2020, dovrebbe introdurre diverse novità sia estetiche che alla gamma di motorizzazioni con l’arrivo delle versioni mild hybrid. Per il 2022, invece, il nuovo piano industriale di Alfa Romeo conferma l’arrivo di un inedito B-SUV che andrà a completare la gamma del marchio italiano.

La fusione con Psa e l’arrivo dei progetti già avviati ufficialmente potrebbe modificare, ulteriormente, le strategie del gruppo Fca che, in questi ultimi anni, ci ha abituati a frequenti cambi di strategia in corso d’opera. Ulteriori aggiornamenti sul futuro del gruppo e dei progetti in arrivo per gli stabilimenti italiani arriveranno nelle prossime settimane.

044_ItaliaOggi 03-12-2019