Obiettivi: tutela e benessere per la persona

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Il resoconto finale del XVII congresso nazionale Fismic Confsal
Al via un patto sociale

Nel lavoro la dignità della persona.  Il messaggio del sindacato al termine del XVII Congresso Nazionale Fismic Confsal. Oltre 35 gli interventi di coloro che hanno avuto modo di seguire con grande attenzione la relazione del segretario uscente Roberto Di Maulo e che hanno acceso un intenso dibattito e numerosi scambi di opinioni. Le due giornate hanno messo al centro temi quali il lavoro, la dignità e i valori, con una positiva accoglienza da parte delle federazioni ospiti. Ognuno di loro ha infatti esposto il proprio pensiero, riconfermando l’importanza dei temi che davano nome al Congresso. Molti sono stati gli interventi che hanno messo in parallelo lavoro e dignità, su quanto sia importante la tutela non soltanto dei diritti dei lavoratori ma del lavoro stesso, come anche quindi della persona che deve essere messa sempre al centro.

Nel corso della prima giornata dopo l’apertura del Congresso con Alessandro De Sanctis e la relazione di Roberto Di Maulo, si sono susseguiti gli interventi dei segretari generali delle diverse federazioni anch’esse appartenenti alla Confsal: Massimo Battaglia, Elvira Serafini, Cosimo Nesci, Maria Mamone, Pietro Serbassi, Rosalba La Fauci, Franco Giancarlo, Sara Rinaudo, Salvatore Piroscia, Lucia Massa, Gianluigi Pascoletti, Benedetto Schina e in conclusione il segretario generale Confsal Angelo Raffaele Margiotta.

Un Congresso molto partecipato, dunque. Gli interventi, riallacciandosi anche alla relazione d’apertura del segretario generale, hanno approfondito le ragioni di una forte critica alla manovra finanziaria del governo, le ragioni dell’adesione convinta da parte dell’organizzazione alle manifestazioni Sì Tav, la scelta di campo a favore di un’Europa rinnovata e nella convinzione e una forte opposizione al cosiddetto reddito di cittadinanza per come si sta sviluppando.

Si riparte e si continua, dopo queste due giornate, proprio dai valori e dai principi fondamentali della Costituzione che devono essere un’àncora e un trampolino per qualsiasi azione all’interno del sindacato così come al di fuori.  Bisogna difendere la democrazia essendo essa stessa un baluardo della nostra società e bisogna aborrire qualsiasi cosa che possa ricordare una dittatura, anche nei luoghi di lavoro. Bisogna ripartire dai giovani, è emerso anche dagli interventi, e porre in loro i semi di quei valori ormai perduti perché saranno “la continuazione dell’Organizzazione” nonché la base su cui mantenere ancorata la stessa convivenza civile del Paese, oggi messa a dura prova da continue divisioni che alimentano la paura grazie al continuo propagandare di odio e falsità. Si è discusso, inoltre, dell’importanza della formazione e dell’istruzione che è alla base del “lavoratore e del cittadino di domani”. Il segretario nazionale Sara Rinaudo ha infatti esposto nel suo intervento le attività volte a preparare i propri iscritti, presentando inoltre il secondo corso di formazione lungo “Andromeda” che partirà nel 2019 dopo il successo del corso “Cassiopea”.

Importante è stato anche discutere sull’innovazione e il progresso che sono il motore di qualsiasi società. Osteggiando il futuro e cadendo quindi in un regime oscurantista, non si farebbe altro che alimentare la disoccupazione e la non occupazione. Il lavoro si evolve, i lavori si creano stando al passo con i tempi e gli unici a rimanere indietro potrebbero essere proprio coloro che in piazza gridano il No al rinnovamento. “Se gli altri sono per la decrescita felice, noi ci opponiamo con una partecipazione consapevole per la crescita e lo sviluppo” afferma nel suo intervento il segretario nazionale Marco Roselli.

All’interno del dibattito è stato affrontato anche il tema della diversità, dell’immigrazione, dell’uguaglianza. Perché, come è stato precisato dal segretario generale Roberto Di Maulo, la Fismic discrimina soltanto la discriminazione.

L’intervento conclusivo della prima giornata è stato quello del segretario generale della Confsal Angelo Raffaele Margiotta. Intervento che comincia con un riferimento al mondo lavorativo affrontato dal sindacato della Fismic, l’immenso mondo dell’industria: “Ho dato e mi sono sentito dare. Ho capito che la Fismic rappresenta coloro i quali cercano di portare avanti degli ideali nel mondo più difficile che c’è” e continua commentando l’attuale scenario politico italiano sul quale però non si possono ancora trarre considerazioni in ambito economico, almeno fino a che non verrà posta la fiducia probabilmente entro la fine dell’anno. Bisogna inoltre dimostrare di essere l’alternativa al modo di fare sindacato. La Confsal proporrà, infatti, un Patto Sociale per il Lavoro, improntato sulla tutela e il benessere per la persona e lo sviluppo sociale ed economico del Paese. Margiotta fa infatti notare che il sindacato debba avere due coordinate per la tutela del lavoro e il suo sviluppo, poiché senza di questo non c’è ricchezza e di conseguenza non ci sono risorse né opportune politiche solidaristiche. Bisogna, infatti, aiutare i più deboli, chi è in grado di lavorare e chi non ha lavoro poiché in questo risiede la dignità della persona. Frase e connubio che ha trovato riscontro in tutti gli interventi del Congresso. Le considerazioni del segretario generale della Confsal continuano sottolineando l’importanza dell’istruzione e delle competenze. È presente infatti un’offerta di alta specializzazione e quello che è necessario promuovere è un allineamento domanda-offerta sul mercato del lavoro.

Al prossimo Congresso Confsal, la Confederazione proporrà infatti il Patto Sociale alternativo a quello della fabbrica, partendo da alcuni principi, sui quali le parti devono convenire. Ci deve essere un impegno per far sì che alcune politiche di sviluppo vengano portate alla politica, per poter poi fare contratti.
L’intervento di Margiotta prosegue toccando punti e temi come il welfare e la denatalità, avvertita in particolar modo nella scuola. Le nascite limitate portano senza dubbio una maggiore difficoltà economica. Ma c’è anche bisogno di una politica per la famiglia che allo stesso tempo è del lavoro perché in questo modo la lavoratrice o il lavoratore è in grado di vivere le due dimensioni lavorative e sociali.

Nel Patto Sociale promosso dalla Confsal sono presenti delle linee guida per la contrattazione di qualità alternando il ruolo di leva strategica anche per lo sviluppo, il tutto realizzabile mettendo insieme i migliori contrattualisti della confederazione. Nel corpus di questo patto sociale, afferma Margiotta, ci saranno principi di civiltà del lavoro, e ci saranno, inoltre, sanzioni sociali per le imprese che non hanno rispetto per la persona (che in tutti gli interventi viene messa al centro) o che mettono in atto licenziamenti ingiustificati.

Nel corso invece della seconda giornata aperta da un excursus sui servizi al cittadino e al lavoratore nell’intervento di Sandro Vartolo, responsabile per la Confederazione di questo importante settore e dopo il susseguirsi degli interventi dei delegati che hanno dimostrato una grande attenzione ai temi trattati nel corso della prima giornata e dell’intero Congresso, è stato eletto e confermato Roberto Di Maulo come segretario generale alla guida dell’organizzazione sindacale autonoma. Si allarga inoltre la segreteria nazionale, sono stati eletti Silvio Battistini, Lida Mannucci, Giovacchino Olimpieri, Pasquale Capocasale, Pina Palma, Marco Roselli, Felice Mercogliano, Sara Rinaudo, Raffaele Martinelli e Fabiana Agostini.

Con un focus sui valori della società occidentale, la democrazia, la libertà, lo sviluppo, la pace, la solidarietà, la crescita, il lavoro si concludono quindi i due giorni di Congresso Nazionale Fismic Confsal, che hanno visto un alternarsi di ospiti e interventi dei congressisti i quali hanno assistito attenti e partecipato con entusiasmo. Sono stati toccati temi in ambito lavorativo, economico, politico e sociale, mettendo sempre al centro non solo la persona ma la tutela del lavoro e quindi la dignità che questo conferisce all’essere umano. Si è evidenziato un modo diverso di fare sindacato e un modo diverso di porre l’attenzione nei confronti specialmente dei più deboli, di chi il lavoro lo perde e deve essere quindi tutelato, di chi anche si appresta a entrare nel mondo del lavoro e chi invece ne fa già parte e c’è la necessità che quel posto venga difeso.

“Congresso all’insegna dei valori, del lavoro, della democrazia, del rispetto, della condivisione e della collaborazione. Tutti collanti di una società per il progresso, la crescita e lo sviluppo. Nei prossimi giorni la Fismic Confsal sarà impegnata a partecipare al Congresso della confederazione che si terrà dal 14 al 16 gennaio a Roma, sede nella quale porterà le ragioni, la forza e la caparbietà dei lavoratori dei metalmeccanici italiani” conclude il segretario generale nazionale Roberto Di Maulo.

Ecotassa: misura sbagliata e ingiusta

Manovra, l’ecotassa: misure sbagliate e ingiuste. “Come abbiamo denunciato nel corso del nostro congresso, concluso ieri, la manovra finanziaria del governo giallo-verde manifesta tutto il suo disinteresse rispetto alle tematiche fondamentali che potrebbero permettere al paese una ripresa dello sviluppo che porti occupazione stabile e non pannicelli assistenziali o misure sbagliate come il caso degli incentivi e disincentivi sul mercato dell’auto”. Lo dichiara il segretario generale del sindacato autonomo Fismic Confsal Roberto Di Maulo.

Si prospetta infatti una situazione paradossale e ingiusta nella quali i ceti meno abbienti dovrebbero finanziare, con una sovrattassa iniqua e senza senso, l’acquisto di macchine ibride o elettriche che saranno acquistate presumibilmente da coloro che hanno maggiori possibilità economiche.

“Un governo Robin Hood alla rovescia che toglie ai poveri per ai ricchi, creando delle importanti difficoltà proprio allo stabilimento di Pomigliano individuato dal piano industriale Fca come candidato a costruire utilitarie per il mercato di massa nel nostro paese” spiega il leader del sindacato autonomo che conclude dicendo che “i concittadini del ministro Di Maio che lavorano nello stabilimento di Pomigliano e indotto sapranno ora chi ringraziare se nel corso del 2019 ci sarà maggiore ricorso alla cassa integrazione e quindi minor reddito e maggiori difficoltà. C’è da notare, infine, che la Panda prodotta attualmente a Pomigliano e, ancor più, la futura Alfa di segmento A risultano essere le vetture meno inquinanti in circolazione. Oltre che a un’idea sbagliata del Paese, questa misura è dettata da incompetenza e ignoranza dei fatti reali”.

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