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Immagine dal web

Ancora scarichi di lavoro da gestire, ma si continua con i programmi di investimento e si firma accordo per 500 prepensionamenti volontari ed incentivati con scivolo fino a 7 anni.

Roma 21 luglio 2021. Si è tenuto oggi a Roma l’incontro per l’informativa annuale della Divisione Aerostrutture di Leonardo, tra la Direzione aziendale e la RSU Fismic Confsal in collegamento da remoto e la rappresentanza della segreteria nazionale in presenza.

L’azienda ha illustrato l’andamento del 2020 sui progetti (Nemesi,Top, Capitanata, Campus) nonché i carichi di lavoro per gli stabilimenti con maggiore criticità su Pomigliano -47%, Grottaglie  il più critico -71%, una situazione meno critica ma sempre importante su Nola -35%, Foggia -33% (dove si prevede una ripresa già nel 2022 con il progetto Capitanata).

Nel 2020 in rapporto ai dati del 2019 si è subito l’effetto negativo dovuto in particolare alla pandemia ma non solo, si è registrata una media di -48% sui carichi di lavoro con una diminuzione degli ordini del -38,7%, dei ricavi del -27,2% e delle ore prodotto -22,6% con una contrazione del mercato del -37%.

La ripresa sarà lenta con prospettiva di ritornare a valori precrisi tra il 2024 e il 2025.

L’azienda per gestire questa complicata situazione ha programmato diverse azioni:

  • Utilizzo del Fondo Nuove Competenze,
  • Riduzione delle ditte terze,
  • Fondo Solidale,
  • Spostamento di lavoratori verso altre Divisioni, senza utilizzare la cassa COVID-19 e garantendo comunque in questo periodo di grande difficoltà, la piena retribuzione ai lavoratori.

L’azienda ha dichiarato inoltre la possibilità di assunzione per 20 persone nell’ingegneria per il progetto Campus di Pomigliano che guarda il suo ammodernamento in ottica Industry 4.0. Sul tema di maggiore criticità che riguarda la gestione del vuoto lavoro 2022, sarà necessario utilizzare tutti gli istituti disponibili e di effettuare, in aggiunta a 22 giornate di fermate collettive. L’azienda peraltro non esclude l’eventuale ricorso alla CIGO per coprire fermate che non possano trovare copertura con il F.S.I.

L’incontro è stato l’occasione per definire e siglare l’accordo sulle uscite volontarie incentivate con isopensione per circa 500 dipendenti grazie all’attivazione dell’art. 4 della Legge Fornero, con tre finestre di uscita nel triennio 2021-2023 e scivolo fino a 7 anni, e Quota 100 per chi matura i requisiti.

Per chi usufruirà dell’isopensione sarà previsto un incentivo economico pari a:

  • due mensilità fino a 4 anni
  • tre mensilità tra 5 e 6 anni
  • quattro mensilità fino a 7 anni.

Lo strumento legislativo utilizzato (Isopensione) è molto oneroso per l’azienda ma consente ai lavoratori che ne usufruiranno eventualmente di poter fare anche un altro lavoro senza dover perdere la retribuzione percepita con l’isopensione.

La Fismic Confsal ha ribadito all’azienda che bisogna continuare con gli investimenti e i progetti che dovranno traguardare il periodo di crisi in maniera meno traumatica possibile, garantendo la possibilità di prepensionamento volontario e incentivando chi ha i requisiti, come fatto nell’accordo sottoscritto, ma progettando un futuro occupazionale solido e di sviluppo anche per tutti quei giovani lavoratori che hanno bisogno di prospettive certe per guardare al domani con più serenità.

La delegazione
Fismic Confsal