LA VAL D’AGRI NON DIVENTI LA TERRA DEI FUOCHI LUCANA

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Potenza, 15 maggio 2019. “Quello che è accaduto nell’area del Centro Oli Val D’agri (Cova) è inaccettabile!” A fare la voce grossa sulla questione è la Confederazione dei sindacati autonomi Confsal, sotto la spinta delle tre Federazioni più rappresentative presenti sul territorio Fials, Fismic e Snals.

Fa da portavoce il segretario generale della Fismic Confsal Potenza Gerardo de Grazia: “Come già dichiarato, quanto successo è inaccettabile e crediamo sia ancora più inaccettabile l’assenza di una presa di posizione delle istituzioni. Crediamo che gli interessi economici di alcuni, non debbano gravare sulla salute dei lucani e sul futuro di una intera regione. Siamo convinti che sia doveroso non abbassare la guardia su un disastro ambientale di notevole entità. Cosa più allarmante è l’eventuale smaltimento illegale di rifiuti dichiarato dalla direzione nazionale antimafia. Inoltre ci auguriamo che l’annuncio di Eni di un mini-depuratore con pannelli solari e un centro di ricerca di piante officinali a Viggiano, con la promessa di 100 posti di lavoro, non diventi l’ennesimo contentino. Per le motivazioni sopra elencate e per un’ovvia tutela dei cittadini lucani, chiediamo un maggiore interessamento da parte dei vertici istituzionali della regione Basilicata”.

 

CONFSAL, FIALS, FISMIC E SNALS

La Val D’Agri non diventi la terra dei fuochi lucana