Aggressione di un delegato Fismic Confsal all’interno della Tesman di Siracusa
Siracusa, 16 luglio. Un fatto gravissimo si è verificato ieri all’interno dell’azienda Tesman di Siracusa, che opera nel polo petrolchimico, dove un nostro delegato, Alfio Rossitto, è stato aggredito da un collega iscritto ad un altro sindacato con svariati schiaffi. Il nostro delegato, alla luce di problemi preesistenti cardiaci acutizzati in quel momento dalla violenza subita, si è dovuto recare in pronto soccorso, con prognosi di 10 giorni.
La vicenda di aggressione fisica sopraggiunge in seguito ad attacchi verbali e sindacali arrivati durante e dopo un’assemblea sindacale interna, svoltasi un paio di settimane prima, alla presenza del segretario territoriale Fismic Confsal, Marco Faranda.
“Gli atti di violenza non sono accettabili e sono da condannare totalmente – dichiara Marco Faranda, segretario territoriale Fismic Confsal di Siracusa -. Il nostro rappresentante è stato brutalmente preso a schiaffi da un collega, davanti a molte altre persone, oltretutto senza apparente motivo e, alla luce dei problemi cardiaci, è stata sfiorata anche la tragedia. Tutta la Fismic Confsal è vicina al nostro delegato e gli augura una pronta guarigione.”
“La possibilità di scegliere liberamente, da parte dei lavoratori, il sindacato da cui farsi rappresentare, ricordiamo essere un diritto inalienabile come la libertà di parola, e non deve essere intaccato da atti beceri e violenti come quello accaduto ieri alla Tesman. La Fismic Confsal, sindacato delle verità e delle proposte e non proteste, risulta scomodo a chi invece più che proposte lancia fumo negli occhi ai lavoratori, e il clima di violenza verbale e astio verso la nostra Organizzazione alle volte si tramuta in atti violenti da parte di individui che, eterodiretti o per iniziativa personale, fanno propria questa violenza e la tramutano in atteggiamento anti diritti. Ci auguriamo che atti così gravi non ricapitino nuovamente, la Fismic Confsal in attesa del decorso della giustizia, non rimarrà zitta a guardare le violenze e i soprusi, ma li condannerà sempre senza farsi intimorire e perseguirà nel suo ruolo di sindacato autonomo che lotta davvero per i diritti dei lavoratori.”, conclude Faranda.