Mise, tavolo Automotive. Di Maulo (Fismic Confsal): “Chiediamo l’apertura di tre tavoli di confronto per tutelare i lavoratori”

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Roma, 23 giugno. Oggi si è svolto l’incontro presso il Mise del tavolo di confronto per il settore Automotive. Il tavolo è stato presieduto dal ministro Giorgetti e dal viceministro Pichetto Fratin, presente il segretario generale della Fismic Confsal Roberto Di Maulo in rappresentanza della confederazione Confsal e della Fismic Confsal.

L’Automotive è un settore strategico del sistema produttivo italiano, rappresenta l’11% dell’intero sistema manifatturiero, produce il 20% del pil e occupa circa 1 milione e 250mila lavoratori. Entro pochi giorni l’UE deciderà la data della fine della produzione dei motori endotermici e per questo è stato importante aprire un tavolo di discussione per il settore automotive.

Il Mise ha fatto inoltre sapere che è in corso lo studio di un emendamento per inserire appositivi incentivi per il settore nel decreto Sostegni bis.

“Il governo sta premendo per la costruzione della Gigafactory in Italia che noi condividiamo a pieno e come da noi proposto al tavolo Stellantis” dichiara Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal che prosegue “Per agevolare la transizione green e digitale del settore automotive, è importante che il paese sia dotato di un’adeguata rete di distribuzione di centraline ultrarapide. Abbiamo chiesto al governo di destinare più risorse in tal senso per la tutela del manifatturiero nazionale nella transizione ecologica”.

“Noi chiediamo al ministero dell’Industria di aumentare la dotazione finanziaria prevista dal Pnrr per la transizione all’elettrico, che riteniamo gravemente insufficiente, soprattutto ove si consideri l’inderogabile necessità di adeguare la rete di distribuzione di carburante con colonnine di ricarica rapida e, soprattutto, per avere finanziamenti adeguati per costringere Stellantis a costruire in Italia e non altrove la sua terza gigafactory per la produzione di batterie evolute. Pensiamo che lo stabilimento di Mirafiori sia quello più adatto, date le competenze già acquisite nel campo” spiega Di Maulo

“Il settore automotive – continua – rappresenta un presidio tecnologico fondamentale per il paese nella transizione verso l’elettrico, ma occorrono interventi di agevolazione alla transizione e diminuire l’accresciuta dipendenza di componenti dall’estero”.

“Condividiamo e apprezziamo l’iniziativa del ministro Giorgetti e viceministro Pichetto Fratin nell’apertura del tavolo di confronto per il settore al fine di individuare percorsi di tutela per i lavoratori. Come Fismic Confsal abbiamo proposto l’apertura di tre tavoli: uno per il settore manifatturiero e componentistica, uno per il settore distribuzione e infrastrutture e uno per il settore manutenzione e commerciale” conclude.