Transizione green. Di Maulo (Fismic Confsal), “Chiediamo che il governo indirizzi più risorse dal Pnrr all’elettrico e a Stellantis che la terza gigafactory sia in Italia!”

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Roma, 07 giugno. “Per affrontare efficacemente la transizione ecologica e tecnologica occorre che il nostro paese indirizzi risorse adeguate affinché si realizzino importanti investimenti per creare una diffusa rete di centraline per la ricarica rapida di auto elettriche e soprattutto per il passaggio a motorizzazioni a trazione elettrica e a idrogeno” dichiara Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal.

Mentre per la tecnologia a idrogeno la dotazione prevista dal Pnrr è adeguata (3,3mld di euro) quella per l’elettrico appare insufficiente (circa 700milioni di euro). “A nostro avviso – spiega Di Maulo – il nostro Paese non può rischiare di essere tagliato fuori dal possesso di tecnologie e di luoghi dove produrre le batterie per i motori elettrici. Come dimostra la penuria di microchip sul mercato, la dipendenza dall’estero del paese nelle produzioni di componenti innovative e fondamentali è molto pericolosa”.

“Pertanto chiediamo al governo Draghi di favorire la transizione ecologica che sta affrontando il settore Automotive indirizzando ad essa maggiori risorse del PNRR. Mentre a Stellantis chiediamo di prevedere che la terza gigafactory che dovrà costruire sia fatta in Italia, dopo aver già deciso di costruire le altre due in Francia e Germania. In particolare riteniamo che la sede ideale per insediare la gigafactory sia nel sito di Mirafiori essendo già produttivo al suo interno un reparto di assemblaggio di batterie al litio che occupa 300 lavoratori; inoltre, nello stabilimento di Mirafiori sono stati già investiti parecchi milioni di euro nell’autoproduzione di energia per mezzo di pannelli fotovoltaici. Lo stabilimento di Mirafiori quindi possiede le competenze professionali e l’area adeguata ad allocare la terza gigafactory di Stellantis al suo interno e sarebbe un vero e proprio errore non tenerne conto” conclude.