CIGO COVID19 e ARTIGIANI: Di Maulo (Fismic Confsal) Dove la solidarietà è fantascienza, messi in difficoltà lavoratori e imprese

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Roberto Di Maulo segretario generale Fismic Confsal

Roma, 04 aprile. “Se la ministro Catalfo non emana una circolare correttiva al più presto le imprese artigiane per accedere alla CIG Ordinaria COVID19 devono obbligatoriamente aderire al fondo FSBA, che è un fondo di natura privatistica e contrattuale costituito dalle associazioni di categoria Confartigianato e CNA e dai sindacati Cgil, Cisl e Uil (ovviamente). Queste grandi OO.SS. hanno trovato il mondo di mettere in difficoltà i lavoratori e le imprese anche in questo momento drammatico, con la copertura complice dell’INPS e del nostro ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. Con la circolare 47 del 28 marzo scorso, sembra che FSBA abbia tutto il monopolio di tutti gli ammortizzatori sociali per le imprese artigiane. E se non si aderisce a FSBA, non si può accedere nemmeno alla cassa integrazione in deroga. È un’interpretazione assolutamente illegittima che rischia di mettere sul lastrico centinaia di migliaia di artigiani, già colpiti duramente dalla crisi provocata dalla pandemia” dichiara Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal.

Il Governo ha già stanziato 80 milioni di euro pubblici, ma le imprese artigiane possono usufruirne solamente attraverso l’adesione a questo incredibile fondo. Bisogna aderire al fondo anche se non si ha nessun obbligo, altrimenti non si accede agli ammortizzatori pubblici. E siccome il Fondo è gestito da privati, l’impresa artigiana deve prima pagare 36 mesi di contributi arretrati alle centrali sindacali degli artigiani e dei lavoratori.

Le imprese devono versare 125€ l’anno per ogni lavoratore, per tre anni arretrati che fanno 375 euro che finiscono nelle casse del Fondo, a cui devono contribuire anche le buste paga dei lavoratori. Un vero e proprio pizzo autorizzato del Ministro del Lavoro e dall’INPS.

Per l’accordo sindacale, che è obbligatorio, bisogna aderire alle loro associazioni di categoria e far firmare le tessere ai lavoratori. A tutto questo, alla fine, bisogna aggiungere il contributo all’ente bilaterale, EBNA.

“Ad oggi quindi alle imprese artigiane per accedere agli ammortizzatori sociali per emergenza COVID-19 non resta altro che aderire al fondo FSBA. Ovviamente il sostegno di FSBA è garantito solo fino al 25 aprile per non far esporre troppo Confartigianato e CNA, in modo da presentare la rendicontazione con calma al ministero del Lavoro e continuare la propria attività imprenditoriale a rischio zero” prosegue Di Maulo.

“È vergognoso che Nunzia Catalfo, il nostro ministro del Lavoro, supporti più o meno consapevolmente questo abominio. Gli artigiani saranno gli unici a rimetterci, mentre il fondo bilaterale di Confartigianato riempirà le proprie casse. Auspichiamo che al più presto il ministro Catalfo ponga rimedio a questa assurda situazione che avviene proprio in un momento in cui tutti dovrebbero avere il massimo di solidarietà, rinunciando a regalare incredibili e lucrose, situazioni di privilegio” conclude.

CS Fismic Confsal 04042020