Magneti Marelli conferma il Piano Industriale per gli Stabilimenti Italiani

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MAGNETI MARELLI CONFERMA IL PIANO INDUSTRIALE PER GLI STABILIMENTI ITALIANI IN VISTA DEL PERFEZIONAMENTO DELLA VENDITA DA FCA A CALSONIC KANSEI .

Benché non sia ancora definita una data specifica, è ormai imminente il definitivo passaggio di Magneti Marelli da FCA a Calsonic Kansei, poiché sono completate tutte le operazioni preliminari. La società nascente avrà un fatturato di 15,2 miliardi di euro, diventando uno dei dieci maggiori fornitori indipendenti nella componentistica auto al mondo.

Oggi la situazione produttiva degli stabilimenti italiani in alcuni casi risente della fase di debolezza del mercato e sta comportando di conseguenza il ricorso discontinuo alla cassa ordinaria; a Melfi e Rivalta è in corso invece un contratto di solidarietà e in quest’ultima realtà è assolutamente necessario arrivare al pieno reimpiego dei lavoratori entro il 13/01/2020, poiché a legislazione vigente la solidarietà non potrà essere mantenuta oltre quella data. Per tutte le fabbriche è previsto in ogni caso l’arrivo di nuovi prodotti, oltre al mantenimento di quelli esistenti stante l’accordo pluriennale di prosecuzione delle forniture verso FCA. Resteranno in vigore anche il contratto di servizi con FCA Security, nonché almeno in parte con FCA Services e FCA Item, poiché alcune attività dovranno essere per forza svolte all’interno ma ai lavoratori coinvolti verrà offerta la cessione individuale del contratto di lavoro per passare in Marelli.

Gli 8815 dipendenti italiani di Magneti Marelli vedranno il proprio rapporto di lavoro proseguire senza alcuna interruzione né variazione; naturalmente gli accordi collettivi in essere resteranno pienamente in vigore.

Se in astratto può sempre dispiacere vedere acquisita una storica realtà industriale italiana, nel caso concreto non ci sono sovrapposizioni produttive che possano generare timori di chiusure o di esuberi. Speriamo quindi che la creazione di un grande gruppo davvero globale possa rappresentare un’occasione di sviluppo e di crescita. Ma sarà dovere sindacale interloquire con la nuova proprietà dopo il perfezionamento dell’acquisizione e vigilare affinché vengano rispettati gli impegni verso i lavoratori italiani.

Roma, 15 aprile 2019
Uffici Stampa Fim Uilm Fismic UglM AqcfR

 


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